A Sesto, sul Monte Elmo, ha appena aperto un luogo che ci sta particolarmente a cuore: la Reinhold Messner Haus.
Non è un museo nel senso tradizionale, ma uno spazio di riflessione, confronto e ascolto.
Un progetto personale di Messner, pensato per parlare di alpinismo, pericolo, turismo e sostenibilità. Temi che sentiamo molto vicini, sia come persone che come albergatori.
Il legame è anche geografico: a Sesto c’è l’Hotel Drei Zinnen, il “mountain sister hotel” del Savoy.
E poi c’è l’architettura, che fa da filo conduttore: il Messner Haus è stato progettato dallo studio Plasma, lo stesso che ha ridisegnato la facciata del nostro hotel qui a Grado.
Una coincidenza che in realtà racconta molto di una visione condivisa.
Il progetto nasce dal recupero della vecchia stazione della funivia, trasformata con un approccio di upcycling rispettoso e intelligente. I materiali esistenti sono stati riutilizzati, le demolizioni ridotte al minimo, gli spazi pensati per dialogare con il paesaggio. Il risultato è essenziale e silenzioso, ma denso di significato.
Il principio che ha guidato la ristrutturazione era semplice: “il meno possibile e quanto necessario”.
Ci piace pensare che sia un modo di costruire – e di pensare – che vale anche per l’ospitalità.
Fare spazio alla natura, al silenzio, alla possibilità di osservare con calma.
Il Messner Haus non guarda al passato. Parla al presente, con uno sguardo aperto sul futuro.
E per noi, che viviamo tra il mare e la montagna, è bello sapere che esistono ancora luoghi così.

