Nel 1717 l’imperatore Carlo VI dichiarò Trieste un porto imperiale libero (porto franco).
La città cominciò ad importare varie merci, tra cui il caffè, e divenne presto uno dei porti principali del Mediterraneo, contribuendo così all’immensa crescita dell’Impero Austroungarico.
A metà ‘800, Trieste era una città prospera e dominava ormai il commercio del caffè in Europa.
In giro per la città nacquero sontuosi caffè, luoghi di incontro per intellettuali, politici e commercianti.
Alcuni di questi magnifici locali esistono tutt’ora, come il Caffè degli Specchi, Tomaseo, l’Antico Caffè San Marco. Li trovate citati, assieme alle altre botteghe storiche di Trieste, nel “Consierge Book” nella hall dell’Hotel.
Se decideste di provare l’esperienza, eccovi un “dizionario del caffè a Trieste” che potrebbe esservi d’aiuto per ordinare:
Espresso - Nero
Espresso in bicchiere - Nero in B
Macchiato - Capo
Macchiato in bicchiere - Capo in B
Cappuccino - Caffellatte
Espresso con grappa - Corretto
Macchiato con spolverata di cacao - Marocchino
Il caffè che abbiamo scelto per il Savoy è di una piccola torrefazione artigianale ad Aquileia, Cocambo, che è anche possibile vistare e vedere dal vivo come funziona la fase di torrefazione del caffè.